Essere in perimenopausa equivale a una perenne sindrome pre-mestruale, in cui non sai quando il desiderio di mandare tutti a quel paese lascerà il posto a pianti improvvisi. Pare che il mio endometrio non abbia ancora valutato il pensionamento, eppure i sintomi da pre-menopausa non mancano: caldane, dolori articolari, pelle secca e tutta una serie di piccoli fastidi che non sto a elencare.
Questo è il numero di Atipiche che chiude la triade al femminile: nelle due puntate precedenti abbiamo parlato della fatica di essere donne e mamme ADHD. Non potevamo che finire con la menopausa, quel periodo della vita di una donna che coincide con la fine dell’età fertile. Non è un argomento particolarmente accattivante, me ne rendo conto. Anch’io provo una specie di repulsione quando leggo sui femminili articoli dedicati alla menopausa e alle over 50.
Uno dei motivi è che anagraficamente mi sento più quarantenne che in procinto di arrivare ai cinquanta. E poi perché detesto la retorica delle decadi migliori delle precedenti. “I quaranta sono i nuovi trenta”, “I cinquanta sono i nuovi quaranta” e così via, fino a che l’età media si alzerà così tanto da considerare casi geriatrici solo le centenarie.
Avere 47 anni mi fa ribrezzo. La menopausa? Mi terrorizza. E ne ho ben donde, visto il legame tra fluttuazioni ormonali e ADHD.
Ormoni e dove trovarli
Perimenopausa e menopausa portano con sé un crollo di estrogeni e progesterone che, nelle donne ADHD, ha come conseguenza diretta un aggravio dei sintomi e un oscillazione dell’umore tendente alla depressione.
Dici, almeno una volta che finisce il periodo fertile, puoi iniziare a goderti la vita: nessuna mestruazione e sesso scatenato senza precauzioni. Il problema è che arrivare alla menopausa richiede anni, non è mai un passaggio repentino.
La perimenopausa, il periodo che precede la menopausa, può durare fino a dieci anni. Mediamente ne dura quattro, che è comunque un discreto lasso di tempo in cui stare in un limbo di ormoni ballerini.
Il calo degli estrogeni che si verifica durante la perimenopausa influisce il rilascio dei due neurotrasmettitori chiave dell’ADHD: serotonina e dopamina. Questa condizione induce diversi cambiamenti nella biochimica del cervello ADHD, già carente di default di serotonina e dopamina. Il che si traduce in ulteriori difficoltà di concentrazione e attenzione1.
Di nebbie mentali e svantaggi biologici
Avete mai sentito parlare di brain fog? Si traduce letteralmente con “nebbia mentale” ed è quella sensazione di confusione mentale, fatica cognitiva e difficoltà di concentrazione che accomuna molte persone ADHD. Può presentarsi in alcuni momenti della giornata, come la mattina appena sveglie o dopo pranzo, o in situazioni particolari, come un luogo molto rumoroso e affollato o durante un periodo particolarmente stressante. Ecco, quella nebbia mentale, con l’arrivo della menopausa diventa una costante.
Per gradire, le donne ADHD in menopausa hanno più probabilità di sviluppare osteoporosi e problemi vascolari, più una serie di patologie psichiatriche in comorbidità con l’ADHD. Questo per dire che è vero che tutte le donne ci sono passate, ma non per tutte è - o è stato - difficile allo stesso modo.
La menopausa è solo una delle tante scocciature che la nostra neurodivergenza dovrà affrontare. Magari non la più tosta, però lo svantaggio in partenza è evidente.
Chi è appassionato di Pechino Express potrà afferrare al volo la metafora: è come partire sempre con un malus, che abbia o meno la bandiera. In quest’ottica diventa fondamentale avere una diagnosi ADHD: affrontare le fasi più complicate della vita con la prospettiva della neurodivergenza fa tutta la differenza del mondo. È un po’ la differenza che passa tra il malus Jack La Furia e il malus Fabio Caressa: vuoi mettere le risate che ti fai con il rapper più tamarro di sempre, rispetto al presosulserismo di un giornalista sportivo?
🛠️ Tips wow – Gestire lo stress
“Maggembre è un po' maggio e un po' di dicembre, quel mese in cui impegni e vita sociale sembrano risucchiarti in un vortice di sorrisi di plastica e post-it sparsi per la casa per non dimenticarsi i pezzi.
Maggembre è quel mese dell'anno in cui si concentrano tutte le incombenze possibili per i genitori: saggi e spettacoli di fine anno, regali alle maestre, gite, foto di classe, pizzate coi compagni, libri per le vacanze da ordinare, sacramenti da onorare, campi estivi da prenotare. Senza contare che metà della popolazione è nata o si è sposata in questo periodo dell'anno, quindi aggiungici compleanni, anniversari, ancora feste e regali.
Maggembre è quel mese dell'anno che vorresti non finisse mai già solo per lo spettacolo dei papaveri nei campi di grano, ma allo stesso tempo ti chiedi se ha 30 o 31 giorni, perché per la miseria, che fatica.
Maggembre è tipo Venezia: bella eh, ma non sai se ci vivresti”.
Quello che scrissi su un social due anni lo sottoscrivo ora: maggio è un mese dalle aspettative altissime, ma va a finire che mi ritrovo sempre con le risorse ai minimi termini. Ogni anno mi ripeto: l’anno prossimo, a maggio, devo arrivare leggera come una piuma. E cosa succede? Che mentre leggi questa newsletter, io starò svuotando casa per una ristrutturazione totale. Di gran lunga peggio di un trasloco, meglio di uno sfratto. Ne parlerò nel prossimo numero, di come sto cercando di sopravvivere.
Al momento mi sento di dare un solo consiglio, inaspettato: quando sei oberata, mettici un carico da novanta. Potrebbe essere la svolta per resettare il cervello. A me è successo sul serio: sto facendo un laboratorio di giornalismo femminista nel week-end, nonostante gli scatoloni da chiudere.
Concentrarmi e isolarmi per quattro ore al giorno mi permette di essere più focalizzata sul trasloco per le restanti dieci.
📖 Dizionario divergente
Ogni settimana scegliamo una parola che racconta il mondo Atipiche.
Shift attentivo: capacità di spostare l’attenzione da un compito all’altro. L’iperfocus che caratterizza molte persone ADHD causa difficoltà di shift attentivo, alla cui base c’è la consapevolezza del tempo e una conseguente capacità organizzativa.
Grazie per aver letto fin qui, ti sono molto grata. Se ti piace Atipiche, parlane in giro.
A venerdì prossimo!
Un abbraccio
Anna
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8385721/#ref2
Ho sempre detto ‘l’anno prossimo a maggio espatrio in un luogo ignoto’ al diavolo i vostri saggi e tutti gli eventi di fine anno. Non l’ho mai fatto, ho solo aspettato che i figli crescessero e la nostra presenza non fosse più tanto richiesta! Bello maggembre non ci vivrei neppure adesso però!