È vero. C'è anche da dire che purtroppo ancora nel 2025 anche nella sanità pubblica non sempre si trova consapevolezza. Dipende molto dalle zone e dalle persone a cui ci si rivolge.
Alla struttura sanitaria pubblica di Trapani fanno la diagnosi ADHD nella quale indicano che può essere assunto il metilfenidato.
Passiamo alla struttura sanitaria pubblica di Palermo (dove siamo residenti) con la diagnosi ADHD in mano, e la psichiatra di riferimento ritiene necessario fare approfondimenti attraverso ulteriori test per verificare se è predominante una Disregolazione Emotiva rispetto alle componenti cardine dell'ADHD (Disturbo Attenzione e Iperattività). Poi tu mi dirai che c'è comorbidità tra Disregolazione Emotiva / Disturbo Provocatorio Oppositivo e ADHD.
Anche se hai una diagnosi ADHD dove è scritto che può essere assunto il metilfenidato, non dare per scontato che la persona può assumere quel farmaco prima che uno specialista lo abbia espressamente prescritto e somministrato la prima volta in ambiente controllato (ospedale).
Quello che emerge, secondo me (ma posso tranquillamente sbagliare), è che "città che vai", personale medico addetto all'ADHD con approcci diversi "che trovi". Forse è una ricchezza per la conoscenza e non lo capisco.
Non intendo minimamente dare valutazioni per le quali non avrei le minime competenze professionali per farlo, ... ma un po di senso di "smarrimento" lo provo.
Tuttavia mi continuo sempre a fidare del personale medico che ho di fronte (non ho scelta), e ... attendo che il minore migliori le proprie condizioni quotidiane di vita, che è l'obiettivo primario.
Quello che conta oggi in Italia è che l'ADHD è un disturbo riconosciuto dalla "Sanità Pubblica".
Che viene diagnosticato dalla "Sanità Pubblica".
Che viene curato come terapia farmacologica e psicologica dalla "Sanità Pubblica" (a macchia di leopardo nel territorio nazionale).
Questo da sicurezze a chi affida la propria salute alla "Sanità Pubblica".
Poi sappiamo perfettamente che c'è chi affida la propria salute ai vari guru dei social o della tv.
Ognuno fa le proprie scelte e si "deve" prendere le relative responsabilità.
Nel 2025 fortunatamente c'è più consapevolezza e cultura diffusa sull'ADHD rispetto al 2005.
È vero. C'è anche da dire che purtroppo ancora nel 2025 anche nella sanità pubblica non sempre si trova consapevolezza. Dipende molto dalle zone e dalle persone a cui ci si rivolge.
Alla struttura sanitaria pubblica di Trapani fanno la diagnosi ADHD nella quale indicano che può essere assunto il metilfenidato.
Passiamo alla struttura sanitaria pubblica di Palermo (dove siamo residenti) con la diagnosi ADHD in mano, e la psichiatra di riferimento ritiene necessario fare approfondimenti attraverso ulteriori test per verificare se è predominante una Disregolazione Emotiva rispetto alle componenti cardine dell'ADHD (Disturbo Attenzione e Iperattività). Poi tu mi dirai che c'è comorbidità tra Disregolazione Emotiva / Disturbo Provocatorio Oppositivo e ADHD.
Anche se hai una diagnosi ADHD dove è scritto che può essere assunto il metilfenidato, non dare per scontato che la persona può assumere quel farmaco prima che uno specialista lo abbia espressamente prescritto e somministrato la prima volta in ambiente controllato (ospedale).
Quello che emerge, secondo me (ma posso tranquillamente sbagliare), è che "città che vai", personale medico addetto all'ADHD con approcci diversi "che trovi". Forse è una ricchezza per la conoscenza e non lo capisco.
Non intendo minimamente dare valutazioni per le quali non avrei le minime competenze professionali per farlo, ... ma un po di senso di "smarrimento" lo provo.
Tuttavia mi continuo sempre a fidare del personale medico che ho di fronte (non ho scelta), e ... attendo che il minore migliori le proprie condizioni quotidiane di vita, che è l'obiettivo primario.
Confermo che anche per la mia esperienza personale sembra tutto un po' aleatorio.